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Step 2 - N° 46

Intento – Cos'è l'intento e come funziona (1 parte)

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L’intento è, prima di tutto, un’intenzione. 

L’intenzione è molto più di un pensiero, di una tentazione o di un desiderio, perché è la decisione di realizzare qualcosa. L’intento è quella forte sensazione che ti rende capace di tutto. È un sentimento, ma è anche una decisione rinforzata dalla mente: io lo definisco come un sentimento mentale. All’interno degli insegnamenti pubblicati negli Steps troverai spesso il termine intento, specie durante le tecniche guidate. Lo scopo del non pensiero è quello di renderti capace di concretizzare i tuoi obiettivi senza doverci pensare a parole, svolgendo le azioni spinte direttamente dall’intento. L’intento è un sentimento che spesso viene soffocato dai mille pensieri ; spesso infatti, alla fine i nostri desideri falliscono. Imparando ad utilizzare l’intento, senza farsi soffocare dai pensieri e dalle maschere interne, si arriva a ciò cui si mira senza inciampare nei tranelli e impedimenti. 

Per comprendere cos’è l’intento bisogna fare esperienza, per imparare ad usarlo bisogna fare pratica. Durante la pratica delle varie tecniche imparate in A.C.D. troverai spesso termini come: “Medita con l’intento di rilassarti”; oppure “Respira con l’intento di assorbire prana”; questi sono solo alcuni degli esempi più classici. In questo caso significa che mentre stai meditando devi avere il forte desiderio di rilassarti, ma non devi fermarti al desiderio: deve diventare una decisione. Allo stesso modo, quando respiri, non lasciare che il respiro vada da solo, ma seguilo prestandogli attenzione e rendendolo cosciente, con la decisione che mentre respiri devi anche assorbire prana. Per imparare cos’è l’intento, utilizziamo la visualizzazione perché possa permetterti di capire cos’è e come creare questa forte intenzione. Ad esempio: “Visualizza di creare una bolla intorno a te, con l’intento che ti protegga”; oppure “Visualizza la prana intorno a te, con l’intento che rinforzi la tua aura”; in questi casi stai utilizzando la visualizzazione per rinforzare il sentimento in te, che è la chiave per realizzare. È facile dire di saper usare l’intento, perché si pensa che si tratti di un semplice pensiero come “lo voglio”; in realtà è molto più complesso da capire e da utilizzare. L’intento è la chiave di tutto, e se sapessi usarlo divinamente non avresti una vita incasinata; sapresti già fare tutto, anche sfruttare tutte le facoltà psichiche. All’inizio si parte con il primo livello di intento, ma poco a poco imparerai stadi sempre più alti, sino a riuscire a praticare perfettamente – e quindi ad ottenere risultati reali – senza dover più pensare a parole o a immagini. Però non avere fretta di abolire la visualizzazione, abbi invece fretta di imparare a sfruttare le tue capacità psichiche ad altissimi livelli, perché sarà più interessante di quanto immagini. Attraverso gli esercizi di visualizzazione impari ad utilizzare l’intento, ecco perché sono tanto importanti. L’intento può essere molto potente, tanto da essere la chiave per ottenere risultati concreti in poco tempo. Tutto dipende da quant’è forte e, sia chiaro, nessuno nasce con un intento forte. Potremmo dire di avere un forte intento, di averlo già allenato, che da tutta la vita lo utilizziamo, ma la verità è che l’intento è una tecnica molto complessa e la si ottiene solo con le giuste pratiche. Chi crede già di possedere un forte intento semplicemente non vuole ascoltarne la definizione e non ha interesse ad aumentare le sue capacità. 

L’intento è un sentimento molto più profondo, che riesce a concretizzare gli eventi. Quando desideri qualcosa il più delle volte rimane solo un desiderio; l’intento invece è ciò che riesce a realizzare, per questo va allenato e reso più potente. L’intento è una capacità che non si riesce a gestire volontariamente perché, come per tutte le altre facoltà, va allenato. Sino ad allora, l’intento a volte fa miracoli e il più delle volte non c’è, perché non si sa come utilizzarlo. Per il momento potresti non capire cos’è, confondendolo con il semplice desiderio di fare, ma capirai con il tempo che l’intento è qualcosa di molto più grande: è ciò che può renderti capace di tutto. 

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Per allenarlo bisogna impegnarsi in ogni singola meditazione e in ogni singola tecnica, decidendo di avere un sentimento più forte mentre le si svolge, anziché farle senza metterci attenzione e sentimento. Un esempio è la meditazione: mentre mediti, impegnati ad avere quel sentimento di pace, desidera di avere la pace per tutto il tempo della sessione. Allenandoti a decidere di avere un forte sentimento durante una tecnica, aumenterai il potere del tuo intento; se invece ti siedi senza avere voglia di praticare bene, ovviamente praticherai male. L’intento è un livello superiore al sentimento, perché si tratta di un input che muove l’energia. Quando pratichi la protezione psichica, il sentimento e il desiderio di sentirti protetto e di rinforzare la tua bolla aumentano l’intento di protezione. L’intento però va stimolato, perché non cresce facilmente e tantomeno si evolve negli anni: che tu abbia 20 anni o che ne abbia 60, il tuo intento può essere di bassissimo livello, perché dipende se lo hai mai allenato con tecniche psichiche. Quindi attraverso la visualizzazione alleni il tuo sentimento, per esempio desiderando di richiamare prana. Senza visualizzazione non riuscirai ad allenare il tuo sentimento e questo rimarrà allo stesso identico livello di quando iniziasti questo percorso. Invece durante questo cammino devi impegnarti ad evolverti, aumentando le tue percezioni. Ecco perché la visualizzazione è importante: perché ti fa provare un livello di sentimento chiamato emozione. L’emozione non deve essere associata solo all’amore, perché un’emozione può essere positiva o negativa, può essere la timidezza di fare qualcosa o di parlare con qualcuno, come può essere la felicità di fare qualcosa o il terrore di un evento futuro che ancora non è certo. L’emozione non deve essere associata solo ad un evento positivo o solo a quello negativo, perché è l’evoluzione del sentimento, è quel momento in cui provi una forte sensazione per qualcosa che sta accadendo o che tu pensi o temi che accadrà. 

Siamo abituati a pensare al sentimento come a qualcosa che, in realtà, non ci fa battere il cuore così forte. Questo perché siamo abituati a non provare sentimenti se non quando accade qualcosa di forte, ma a parte quello viviamo le nostre giornate con uno stato sentimentale abbastanza apatico. Per fare un esempio, quando ci innamoriamo di una persona e viviamo le nostre esperienze per le prime volte con lei, ecco che proviamo un forte sentimento che ci fa battere il cuore tutti i giorni al solo pensiero. Poi, negli anni, il sentimento si abbassa e quando pensiamo a lei non ci batte il cuore; non proviamo più un forte sentimento. Ci ricordiamo di provare qualcosa per lei solo quando temiamo che ci stia per lasciare, che ci stia tradendo, o che gli sia successo qualcosa di male nel tragitto per tornare a casa. A quel punto ci ricordiamo di avere un sentimento dentro il nostro petto, ma a meno che non temiamo qualcosa di male ci dimentichiamo di ciò che proviamo. In parte questo è causato dalla vita quotidiana a cui siamo sottomessi: il lavoro che ci ruba tutte le ore giornaliere e tutte le forze, che ci ruba la vita ogni giorno, ci fa dimenticare di essere persone che provano sentimenti e non solo macchine da lavoro. In parte però rimane comunque colpa nostra, perché dovremmo decidere di ricordarci ed essere coscienti dei nostri sentimenti tutti i giorni; invece ci abbandoniamo alle maschere quotidiane e ci dimentichiamo di ciò che davvero conta per noi. Chiaramente non parlo solo dell’amore verso le altre persone, ma anche verso i nostri obiettivi che ci farebbero sentire realizzati. 

Quindi provare un sentimento significa percepire quella sensazione dentro il petto che ti fa sentire in un certo modo, come ad esempio l’amore ti fa sentire molto felice o la paura ti fa sentire impotente e privo di forze. Quindi niente a che vedere con lo stato apatico giornaliero in cui si fa tutto senza quasi provare sentimento. L’emozione è uno stadio più alto del sentimento perché ti fa provare una scarica elettrica interna, ti fa sentire eccitato per qualcosa di positivo che sta accadendo o che vorresti accadesse, o ti fa sentire terrorizzato e fuori dalla ragione a causa della paura che qualcosa ti fa provare. Quindi l’emozione dura meno, qualche minuto o qualche ora, e la provi quando sta accadendo qualcosa di molto forte che ha stimolato le tue sensazioni. L’intento, invece, dura pochi secondi. 

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Tutto questo perché siamo da sempre abituati a subire i nostri sentimenti e le nostre emozioni anziché imparare ad averne il comando, sfruttandole a nostro piacimento. Questo non significa che si debba decidere di chi innamorarsi, o che l’amore non sarà più spontaneo, o qualcosa del genere. Non siamo qui per eliminare le cose belle della vita, piuttosto siamo qui per ampliarle e distaccare i lati negativi a cui spesso vengono associate. Il tipico esempio è quello di credere che innamorarsi significhi provare amore e odio per la stessa persona; si può decidere invece di innamorarsi e prenderne solo i lati positivi, a differenza delle persone che subiscono tutti i sentimenti come fossero un unico pacchetto. 

Quando alleni le tue doti spirituali vai ben oltre l’amore e odio che si può provare per una persona, vai ben oltre il decidere di amare soltanto, vai oltre i livelli che chi non pratica non potrà mai nemmeno capire nella teoria. Decidere di provare i sentimenti e le emozioni e di saperle controllare, significa poterle sfruttare per il proprio bene – e quello degli altri – senza doverne subire i lati negativi. Per esempio decidendo di ricordarti più spesso di chi sei innamorato e per quale ragione, e non solo quando accadrà qualcosa di male; allo stesso tempo, puoi decidere di non subire la tristezza e la paura di un futuro negativo perché sceglierai di distaccare questi pensieri e questi sentimenti, smettendo di provarli prima che ti facciano davvero male. Ma non solo. Rimanendo cosciente dei tuoi sentimenti e delle tue emozioni, impari a motivarti e decidere di sentirti stimolato a continuare i tuoi progetti o andare avanti con ciò che ti fa sentire realizzato, anziché metterlo da parte per la solita apatia emotiva. Il sentimento reale, quindi ben allenato, ti permette di andare avanti e non cadere nelle trappole e negli impedimenti della vita. Per sentimento reale intendo il sentimento allenato e costantemente aggiornato, rimanendo cosciente tutti i giorni. Altrimenti è semplicemente il sentimento che provano tutti, quello che si dimentica e compare solo quando ci si sente in pericolo. Da qui nasce l’emozione, che in genere si presenta solo in eventi speciali o durante improvvisi momenti difficili, problematici o spaventosi, come l’emozione che si prova prima di un esame. L’emozione è quel sentimento che ti fa elettrizzare, che ti fa battere forte il cuore per qualcosa di bello o di brutto che sta succedendo. 

L’intento è ancora diverso. L’intento è più forte di un’emozione e di un desiderio uniti, è come un desiderio del momento, che unito ad una forte emozione ha la capacità di creare. Quando provi un intento non te ne accorgi, perché sembra una normale emozione, eppure inconsciamente il suo potere sale all’apice per qualche secondo e, in quei secondi, crea. A volte crea eventi positivi, altre volte molto negativi, a seconda di quale sia il tuo stato mentale. Siccome non hai controllo sull’intento, non sei tu – non ancora – che decidi quando debba accadere e cosa debba fare, quindi capita a caso, il più delle volte, come succede per tutte le altre facoltà mentali; a volte ti è capitato di avere una premonizione spontanea, una telepatia o un oobe, eppure non li sapevi controllare perché senza allenamento non puoi decidere quando questi debbano accadere e come debbano andare: solo se ti alleni puoi imparare a prendere il comando su di loro e farli accadere quando e come dici tu. L’intento è la stessa cosa. Avere una forte intenzione cosciente di continuo, ti aiuterà a migliorare il tuo intento. L’intento è ciò che rende potente una qualsiasi tua tecnica e per ora può durare solo qualche secondo, ma sarà tuo dovere imparare, con la pratica, a renderlo più duraturo e meno sfuggente. Ciò che serve per evolvere le tue capacità e realizzare i tuoi piani sono due elementi fondamentali: energia e intento. Se possiedi solo intento ma non hai energia, significa che hai capacità di creare ma non hai l’attrezzatura giusta per farcela, quindi fallirai. Se hai energia ma non hai intento, significa che hai tutta l’attrezzatura di cui hai bisogno ma non hai la ben che minima idea di come utilizzarla, quindi fallirai. Se hai energia e intento, hai tutto. 

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Chiaramente a questi due punti vanno aggiunte le capacità psichiche, che come tutto vanno allenate: come l’energia va continuamente presa – perché non siamo nati con la scorta interna infinita – e come l’intento va allenato praticando le varie tecniche, così anche le facoltà psichiche vanno continuamente addestrate affinché le loro capacità non diminuiscano ma continuino a stare stabili e, meglio ancora, ad aumentare di livello. Quindi per ora puoi conoscere la teoria sull’intento, sapendo che è come un sentimento, un’emozione più forte e determinata, ma con il tempo capirai nella pratica e con l’esperienza quanto esso sia importante per realizzarti, in qualunque campo. L’intento è un grande potere, perché quando imparerai ad utilizzarlo davvero bene, in pochi secondi otterrai risultati che ora che non sai usarlo impiegheresti settimane di pratica, se ti va bene. Chiaramente se si vuole arrivare a questi risultati bisogna praticare tanto tutte le tecniche, affinché l’intento migliori attraverso di esse, ed esse migliorino attraverso di lui, perché tutto vada di pari passo. Senza allenamento niente può funzionare e far ottenere buoni risultati. L’intento è una decisione ma molto più mirata e forte: puoi decidere di andare in un qualche luogo, o di svolgere un’attività, ma non hai bisogno di capacità psichiche per andare in quel luogo o fare quella mansione. L’intento è una decisione che in un istante può modificare psichicamente il corso del tuo futuro. 

L’intento non è solo un desiderio e nemmeno un’aspettativa, perché questi hanno un limite. L’intento ben sviluppato potrà renderti capace di praticare le tecniche e ottenere effetti reali immediati, mentre sinché non avrai un forte intento dovrai praticare le tecniche per più tempo sino ad ottenere i risultati che possono richiedere anche ore di pratica, oppure settimane, a seconda dell’obiettivo che vuoi raggiungere. L’intento è una decisione così forte che si imprime contro il volere del Matrix e realizza il tuo desiderio-sentimento senza che segua regole; tutto ciò solo se è davvero forte. Per il momento possiedi un intento molto debole, ed è per questo che sei qui: per allenarti fino a renderlo forte. Aspettarsi che questo debba diventare forte senza metterci impegno, equivale ad illudersi. La maggior parte degli anziani non possiede un forte intento, questo significa che non saranno gli anni a portarlo, ma la pratica e l’interesse nel svilupparlo. Ti sarai probabilmente reso conto che a volte alcune meditazioni vanno meglio di altre, o che, pur avendo praticato la stessa tecnica e nello stesso modo, alcune volte ti fa ottenere risultati immediati e altre volte invece hai dovuto insistere di più. Questo dipende da quanto era forte l’intento durante la meditazione o la pratica: le sessioni nelle quali l’intento era più forte, sono quelle che ti hanno dato più risultati. Quindi l’intento va allenato continuamente durante le tecniche che svolgi, in questo modo diventerà più forte e le renderà più efficaci. Tutte le tecniche dipendono dalle altre; tutti i tasselli si uniscono e non deve mancarne neanche uno perché tutto possa funzionare alla grande. Per migliorare il tuo intento, da oggi inizia a praticare con uno stato mentale diverso: pratica ogni sessione con la voglia di renderla davvero una buona meditazione, con il desiderio forte e continuo che tutta la sessione vada bene, imprimendo il sentimento che da ogni sessione tu possa ottenere benefici. Togli l’aspettativa dei risultati, richiedi invece dei benefici. In questo modo, giorno dopo giorno, anno dopo anno, aumenterai il tuo intento e lo renderai capace di farti risparmiare tempo e di farti ottenere fatti reali che molte altre persone invece non avrebbero ottenuto mai. Questo è il significato dell’intento, ma solo con l’esperienza capirai quanto può essere utile saperlo fare funzionare. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

886 comentarii
  • andrea-giga
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
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    16:24 05/09/24

    Questa descrizione dell' intento è così chiara ed accurata ed è difficile da spiegare ma si percepisce cosa intenda Angel per intento pur non avendolo nel modo più assoluto realmente allenato. Certe volte nella vita mi rendo conto di come questo, forse usato in alcuni casi seppur senza sapere come abbia portato a situazioni positive ma nell' effettivo maturarlo e usarlo per cose molto elevate è tutta un' altra cosa. Molto bella la parte dove viene analizzato il sentimento, l' emozione e il fatto che nelle giornate si viva uno stato di apatia generale e sempre di più, specie nei momenti difficili sembra a volte che ci si spenga e dunque questo è un buon motivo per cercare di assaporare tutte le emozioni sempre, anche in cose semplici come mangiare un pasto, e anche vivere gli affetti con un giusto sentimento appunto senza dar per scontate le situazioni. Detto questo, l' intento quando è più forte nelle pratiche, seppur non allenato, si sente e la differenza la fa e come! infatti certe sessioni vengono in un modo molto buono ma spesso ancora imperfette e certi momenti non proprio alla grande. Certo qui entrano in gioco purtroppo tante altre cose che ci stanno opprimendo ma a maggior ragione l' intento va sviluppato per superare questi ostacoli e in un qualche modo nella mia mente riesco a percepire cosa possa significare avere un intento sviluppato, ovvero, quest' articolo è chiarissimo nel far capire cosa sia esso ma probabilmente quando lo si ha davvero sviluppato, si possono provare determinate cose che rimangono per ovvie ragioni inimmaginabili quando non si ha ancora l' esperienza. Dobbiamo cercare di renderlo più efficienti a tutti i costi!

  • Melissa
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
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    23:08 01/09/24

    L'intento è tanto fondamentale quanto complesso da capire, è forse l'istinto in se per se. Ammetto che mi è capitato spesso di sorvolarlo commettendo un grosso errore perchè se non ci metti Intento, non sei neanche Cosciente di ciò che stai facendo! Rileggere questo articolo diverso tempo dopo, mi ha portato ad una nuova comprensione dell'argomento e adesso più che mai, è ora che migliori il mio Intento prestando la giusta attenzione alla sua evoluzione, dalla quale dipende fortemente la mia . Grazie Angel!

  • Simona
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
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    17:52 01/09/24

    Interessante lezione, proprio perché durante le mie Meditazioni (pre partenza per andare da mio fratello) forse stavo proprio usando l'intento allora... perché mi ricordo che con enorme convinzione dicevo a me stessa frasi come "voglio avere un Non Pensiero perfetto" o "voglio essere la regina del Non Pensiero" (chiaramente non in senso brutto la "regina" mi stavo automotivando, non voglio essere migliore di nessuno ma solo brava per me stessa e per ciò che di positivo può darmi una buona Med), "abilissima nel Non Pensiero" e ricordo che ero appunto riuscita in questo e addirittura durante le Med (sempre pre partenza) durante la fase del Non Pensiero ero riuscita praticamente a reggerlo bene bene in tutti i Chakra...mentre ancora qualche pensierino spuntava nella fase di Visualizzazione. Infatti questa dinamica mi aveva dato un grande sprint anche nelle altre pratiche ed ero proprio soddisfatta di come stavo praticando. L'artificialità presente attorno a dove vive mio fratello ha distrutto tutto ma per fortuna era solo un viaggio di pochi giorni quindi conto di riprendere a svolgere quelle belle Meditazioni in Non Pensiero. Che poi stavo pensando che probabilmente l'intento è anche ciò che concretizza, attraverso sentimenti di paura e/o negativi, cose brutte per noi. Quindi il forte sentimento di paura riguardo qualcosa, che ci fa vivere con enorme agonia perché temiamo che qualcosa possa succedere di negativo ecco che concretizza quella cosa. Quindi forse potrebbe anche collegarsi, l'intento, alla legge di attrazione. Approfondirò a lezione. Poi effettivamente è vero, per chi è Spirituale si può parlare di sentimento in maniera diversa ed approfondita e questa dinamica vorrei impararla per bene. Anche in realtà per capire come amare davvero e in modo giusto e come sfruttare i sentimenti positivi distaccando quelli negativi. Ad ogni modo Maestra seguirò il tuo consiglio, ora che sto tornando a casa tornerò ad applicare il forte intento di Non Pensiero e anche di buona Visualizzazione così che ambedue i momenti della Med li carico di intento "buono". Voglio tornare a fare quelle belle Med e lo so, noi dobbiamo imparare a Meditare bene in ogni situazione, però io devo prima imparare a farlo anche in una situazione poco artificiale (come stavo riuscendo a casa da mamma). Una volta imparato bene ciò allora certamente voglio riuscire a fare anche in situazioni sempre più difficili, in modo tale che nessuna condizione avversa può impedirmi di ricaricare le mie energie e di usarle. Pian piano Maestra ci arriviamo, grazie per la splendida lezione 😊💪🏻😺

  • cappuccino
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    14:39 31/08/24

    Probabilmente mi aspetto troppo dal mio intento… devo seguire il consiglio dato alla fine, ovvero di aspettarmi comunque qualcosa d positivo da ogni meditazione e da ogni pensiero. Come tutte le cose anche l’intento va allenato, per farsi che possa far accadere le cose che fanno perseguire i nostri obiettivi, creando le condizioni per raggiungerle.

  • jeji
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
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    14:19 30/08/24

    Questo articolo è molto profondo ed emozionante, la tua energia e per l'appunto il tuo intento amorevole a portarci queste conoscenza nel migliore dei modi si sente tutto! Ti ringrazio per i consigli, come da te consigliato anche nel 1 step è molto importante la visualizzazione per rimanere concentrati, aumentare la pratica dell'intento e riuscire a sviluppare un non pensiero migliore, sto cercando proprio di applicarlo ed è vero che a volte delle meditazioni sono molto migliori di altre e ciò confermo (per lo meno per me) dipende dalla partenza, da come mi sento e dall'intento iniziale di praticare bene di essere concentrata a nutrire i prana di energia e sentirmi meglio. Purtroppo, ancora non ho l'intento allenato e in particolare con la protezione psichica tendo a usare il pensiero ad esempio "proteggimi dalle energie negative, entità negative, alieni oscuri, operatori, manipolazioni, artificialità etc.." e poi sento il sentimento di voler essere protetta da tutto questo e di non voler essere toccata da qualunque cosa sia che mi possa fare del male, ma ancora sento il "bisogno" di pensarlo quando lo faccio, come se avessi paura che il mio intento non essendo sviluppato per l'appunto non basti e debba imprimere con il pensiero questo concetto! Cercherò da oggi a provare e centrarmi di più e di sentire ancora meglio l'emozione mentale durante la pratica che mi porta a sviluppare l'intento! Purtroppo, nella società non c'è un'educazione e una vera e propria comprensione dei nostri sentimenti sia positivi che negativi, e nemmeno un vero aiuto a controllarli e trasformarli per come possa essere migliore di noi, perciò capita che a volte vengono addirittura annullati e sottomessi da altre cose, come pensieri, lavoro etc.. invece, come sostieni è molto importante che noi abbiamo il controllo di essi e che anche nei momenti difficili riusciamo a distaccarci e a trasformare quei sentimenti più difficili per migliorare la nostra vita al posto di soccombere! Inoltre, dobbiamo stare attenti a non cadere nei tranelli rilegati ai sentimenti come hai detto nell'articolo al sentimento di amore spesso legato dalla società (alieni) all'odio oppure all'amore e alla sofferenza, come se per amare o essere amati ci sia bisogno di soffrire e questo spesso o per lo meno per me capita dai differenti traumi che si possono vivere in famiglia e nell'infanzia; ma riconoscerli e trasformarli comprendendo il vero di essi si può vivere meglio, come ad esempio nei riguardi dell'amore ci ho messo un pò a capire che esso sia verso sè stessi, in amicizia, in una relazione etc sia un sentimento che non si lega alla sofferenza, ma al contrario deve farci star bene, sentirsi apprezzati e per l'appunto amati, ma la società governata dagli oscuro cerca di immettere queste trappole per ingabbiarci e non farci liberare! Grazie mille Angel <3

  • frances
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    15:14 29/08/24

    Da quanto ho capito l'intento si può identificare con la forte volontà di realizzare un obiettivo, talmente forte da riuscire a creare letteralmente ciò che si desidera in quel preciso momento. In genere siamo abituati ad esprimere un desiderio nella nostra mente senza però riuscire a realizzarlo proprio perché evidentemente manca l'intento di cui si parla nel documento oppure perché, pur essendoci, è troppo debole per modellare la realtà. Bisogna in effetti fare molta pratica e vere fiducia che prima o poi arriverà il momento in cui saremo veramente padroni della nostra vita!

  • mirko-gaeta
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    22:10 27/08/24

    Interpreto l’intento come la fede, una grande fiducia in quello che si sta facendo o chiedendo al fine di ottenerlo per priorità. Ringrazio ancora questo articolo per avermi ricordato chi sono. Sono sempre stato questo, eccetto tutte le innumerevoli e svariate volte che me ne dimenticavo e me ne dimentico ancora tutt’ora. Ma resterò sempre più in allerta perché ciò si verifichi il meno possibile. Sto crescendo e cresco grazie a ACD per tutte queste preziosissime informazioni che pratico con una qualità sempre migliore.

  • mirko-gaeta
    Medaglia per aver completato lo Step 1
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    22:02 27/08/24

    È sicuramente un tema molto spinoso e per tanti forse banale . Ho sempre cercato di imparare ciò che ascoltavo da argomenti spirituali o filosofici per cui la mente deve legarsi al cuore nel sentimento perché si verifichi il miracolo. Non pensavo invece proprio all’energia che è un tassello fondamentale. Tuttavia gli stati mentali ne sono il suo successo o il suo fallimento. Angel lo spiega in maniera del tutto fuori dal comune e in modo semplice. Mi è piaciuta molto la definizione del sentimento mentale guidato dalla decisione. Uno stato costante di mente pulsante. Confesso che seppur ignoravo la meditazione, parecchi eventi con esito positivo, mi si sono materializzati con quello che imparavo attraverso la connessione è la visualizzazione. Mi mettevo tranquillo in uno stato di assenza esteriore e mi immergevo nella visualizzazione di ciò che stavo chiedendo. L’ho sempre ritenuta fede o fiducia senza aspettative, solo supportata dalla certezza che ciò poteva avverarsi, senza pretese ma con il forte desiderio che si verificasse. Sovente si verificava. Dopo un po’ temo di aver perso o disperso questa tranquillità che mi portava allo stato mentale materializzante. Poi ho dimenticato del tutto, sfiduciato, che ciò che desiderassi sfumava davanti ai miei occhi, fino a quando persi del tutto la fiducia e cominciai a non desiderare più. Ero arrabbiato con Dio per avermi abbandonato in qualche senso. Oggi leggendo angel, voglio ricredermi, dal momento che sono consapevole che può succedere!! Devo rieducarmi in questo e un grazie non basta per riavermi dato questa speranza! Con la meditazione probabilmente sarà tutto più semplice, anche se ho trascurato molto in questi anni. Per me ricomincia una nuova vita su un altro piano, più alto, di dimensione spirituale! Ora ho una guida attuale, Angel! Un tempo seguivo gli insegnamenti di Cristo cercando di evitare le ipocrisie bibliche.

  • Cosmic Feather
    Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 3ª volta
    Medaglia per aver completato lo Step 2
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 6
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 8
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1
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    15:50 24/08/24

    Bellissimo articolo. Rileggerlo mi ha dato la carica necessaria per decidere di smettere di Praticare quasi con monotonia, rendendomi conto dell'importanza di metterci il Sentimento prima e durante ogni sessione di Pratica. Giustamente anche l'intento, come ogni altra cosa, va prima allenato. Lo alleniamo svolgendo le varie tecniche psichiche e decidendo di provare più sentimento mentre pratichiamo le medesime. Purtroppo a volte si cade nel tranello della monotonia, in cui svolgi le tue pratiche ma entri in quello stato mentale sbagliato di quasi pigrizia che ti impedisce di alzarti di livello e renderti realmente cosciente e forte in ciò che fai. Quando capita cerco di rendermene conto e di ricordarmi sul momento dell'importanza di rendere ogni mia sessione di Pratica ben energizzata dall'intento e la voglia di migliorarmi in quella Tecnica, senza scendere di livello o rimanere per troppo tempo bloccato sullo stesso piano.

  • 02nico102020
    Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato lo Step 2
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 2 Parte 1 su 2
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 6
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 2
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    01:41 18/08/24

    🙂🙂🙂Riuscire a definire l'intento non è una cosa facile. Si può dire che sia l'intenzione applicata al desiderio di ottenere un qualcosa di preciso, ma a parole non si capisce molto bene finchè attraverso la pratica riusciamo ad ottenere risultati. Quando per la prima volta ci rendiamo conto di quello che siamo riusciti ad ottenere attraverso l'intento, capiamo quanto l'emozione riesca a cambiare la velocità per ottenere ciò che desideriamo. È la chiave per cambiare il Matrix intorno a noi.🙃🙃🙃

  • rik
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    21:36 10/08/24

    Nel passato, all’inizio del percorso, ero convinto che la mia spiritualità potesse crescere e affinarsi quasi con naturalezza spontanea e quindi nella pratica cercavo di svuotare la mia mente, annullare l’ego tenendo lontano eventuali aspettative. Con la lettura di questo articolo mi sono reso conto che i miei modesti risultati forse derivavano dal fatto che praticavo senza intento o con poco intento. Da quando ci metto energia e intento le cose sono cambiate in meglio. Comunque se pur l’Intento e la mente vuota sembrerebbero essere due stati dell’essere inconciliabili tra loro mi sono reso conto che esiste invece molta compatibilità, anche se il confine tra loro e’ molto sottile. Volendo aggiungere all’intento anche il “sentimento” di cui ci parla Angel il cocktail diventa micidiale. Forse non bisogna pensare troppo a tutti questi passaggi e praticare energeticamente con consapevolezza. Da quando vado in automatico le mie meditazioni sono di migliore qualità e mi danno molta più soddisfazione. Continuerò ad approfondire con intento senza dimenticare la visualizzazione. Grazie Angel

  • robertag
    Medaglia per aver completato lo Step 1 per la 2ª volta
    Medaglia per aver completato il libro Il Sigillo delle Vite Passate - Volume 1
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    00:15 09/08/24

    Quindi l'intento è la chiave, potrebbe sembrare una cosa semplice ma per essere efficace occorre allenarsi, mi sembra di capire che ci vuole determinazione, sentimento ed emozione. A rifletterci bene sopra, ho notato che nelle mie pratiche, riesco a sviluppare più intento nelle protezioni, in quelle pratiche è più semplice in quanto percepisco piu facilmente in desidero di sentirmi protetta o di proteggere qualcuno che amo. Sulla meditazione ci devo lavorare, dopo questo step, ho un nuovo stimolo da applicare alla pratica quotidiana. Interessante il punto in cui parli del vivere il sentimento e lemozione in maniera più presente, meno casuale, più controllata. Molto interessante! Grazie

  • nandi
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    16:42 06/08/24

    È possibile che la visualizzazione sia solo una stampella, una ruota d'addestramento che uso finché non ho perfezionato la mia intenzione con la pratica? Ovviamente, l'intenzione è la capacità divina che c'è in noi per la manifestazione istantanea, a patto che sia collegata all'energia necessaria. Controllare le emozioni ed esserne costantemente consapevoli è il modo per creare la realtà desiderata. Infatti, un'emozione fortemente sentita, senza un'immagine nella mente o pensieri inquietanti e senza un senso del tempo, equivale all'intenzione che deve essere manifestata. Da quando ho appreso il concetto di intenzione, ho cercato di incorporarlo nei miei esercizi, soprattutto nella meditazione. Ho notato che le fasi di visualizzazione si accorciano e vengono sostituite da una forte sensazione a cui cerco di aggrapparmi. Non sempre ci riesco e non sempre ci riesco allo stesso modo, ma l'energia che si muove è molto più grande. Considero la visualizzazione come il modo per iniziare il processo.

  • -oscar-
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 8
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    13:46 01/08/24

    con l'intento dai vita ai pensieri. manifesti nella vita quello che vuoi realmente, praticare senza avere l'intento e senza concentrarsi su la cosa che vuoi sono inutili. in passato praticavo solo per riempire quel vuoto che la mia anima chiedeva di tappare senza neanche dare un vero e proprio intento ma sperando che facendo quel tipo di meditazione colmassi il vuoto che avevo. ora con Angel ho capito davvero cosa vuoldire avere l'intento di fare una cosa e compierla davvero.

  • lucasm
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    17:43 26/07/24

    Questa lezione l’ho ascoltata diverse volte. L’intento è la cosa che mi interessa di più in questo percorso. Mi ricorda molto castaneda. E molto bella l’accezione che la visualizzazione è un ausilio all’intento. L’intento è una dimensione potentissima ma difficile da spiegare e anche da cogliere. Bellissima questa lezione. Non vedo l’ora…