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Step 2 - N° 46

Intento – Cos'è l'intento e come funziona (1 parte)

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L’intento è, prima di tutto, un’intenzione. 

L’intenzione è molto più di un pensiero, di una tentazione o di un desiderio, perché è la decisione di realizzare qualcosa. L’intento è quella forte sensazione che ti rende capace di tutto. È un sentimento, ma è anche una decisione rinforzata dalla mente: io lo definisco come un sentimento mentale. All’interno degli insegnamenti pubblicati negli Steps troverai spesso il termine intento, specie durante le tecniche guidate. Lo scopo del non pensiero è quello di renderti capace di concretizzare i tuoi obiettivi senza doverci pensare a parole, svolgendo le azioni spinte direttamente dall’intento. L’intento è un sentimento che spesso viene soffocato dai mille pensieri ; spesso infatti, alla fine i nostri desideri falliscono. Imparando ad utilizzare l’intento, senza farsi soffocare dai pensieri e dalle maschere interne, si arriva a ciò cui si mira senza inciampare nei tranelli e impedimenti. 

Per comprendere cos’è l’intento bisogna fare esperienza, per imparare ad usarlo bisogna fare pratica. Durante la pratica delle varie tecniche imparate in A.C.D. troverai spesso termini come: “Medita con l’intento di rilassarti”; oppure “Respira con l’intento di assorbire prana”; questi sono solo alcuni degli esempi più classici. In questo caso significa che mentre stai meditando devi avere il forte desiderio di rilassarti, ma non devi fermarti al desiderio: deve diventare una decisione. Allo stesso modo, quando respiri, non lasciare che il respiro vada da solo, ma seguilo prestandogli attenzione e rendendolo cosciente, con la decisione che mentre respiri devi anche assorbire prana. Per imparare cos’è l’intento, utilizziamo la visualizzazione perché possa permetterti di capire cos’è e come creare questa forte intenzione. Ad esempio: “Visualizza di creare una bolla intorno a te, con l’intento che ti protegga”; oppure “Visualizza la prana intorno a te, con l’intento che rinforzi la tua aura”; in questi casi stai utilizzando la visualizzazione per rinforzare il sentimento in te, che è la chiave per realizzare. È facile dire di saper usare l’intento, perché si pensa che si tratti di un semplice pensiero come “lo voglio”; in realtà è molto più complesso da capire e da utilizzare. L’intento è la chiave di tutto, e se sapessi usarlo divinamente non avresti una vita incasinata; sapresti già fare tutto, anche sfruttare tutte le facoltà psichiche. All’inizio si parte con il primo livello di intento, ma poco a poco imparerai stadi sempre più alti, sino a riuscire a praticare perfettamente – e quindi ad ottenere risultati reali – senza dover più pensare a parole o a immagini. Però non avere fretta di abolire la visualizzazione, abbi invece fretta di imparare a sfruttare le tue capacità psichiche ad altissimi livelli, perché sarà più interessante di quanto immagini. Attraverso gli esercizi di visualizzazione impari ad utilizzare l’intento, ecco perché sono tanto importanti. L’intento può essere molto potente, tanto da essere la chiave per ottenere risultati concreti in poco tempo. Tutto dipende da quant’è forte e, sia chiaro, nessuno nasce con un intento forte. Potremmo dire di avere un forte intento, di averlo già allenato, che da tutta la vita lo utilizziamo, ma la verità è che l’intento è una tecnica molto complessa e la si ottiene solo con le giuste pratiche. Chi crede già di possedere un forte intento semplicemente non vuole ascoltarne la definizione e non ha interesse ad aumentare le sue capacità. 

L’intento è un sentimento molto più profondo, che riesce a concretizzare gli eventi. Quando desideri qualcosa il più delle volte rimane solo un desiderio; l’intento invece è ciò che riesce a realizzare, per questo va allenato e reso più potente. L’intento è una capacità che non si riesce a gestire volontariamente perché, come per tutte le altre facoltà, va allenato. Sino ad allora, l’intento a volte fa miracoli e il più delle volte non c’è, perché non si sa come utilizzarlo. Per il momento potresti non capire cos’è, confondendolo con il semplice desiderio di fare, ma capirai con il tempo che l’intento è qualcosa di molto più grande: è ciò che può renderti capace di tutto. 

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Per allenarlo bisogna impegnarsi in ogni singola meditazione e in ogni singola tecnica, decidendo di avere un sentimento più forte mentre le si svolge, anziché farle senza metterci attenzione e sentimento. Un esempio è la meditazione: mentre mediti, impegnati ad avere quel sentimento di pace, desidera di avere la pace per tutto il tempo della sessione. Allenandoti a decidere di avere un forte sentimento durante una tecnica, aumenterai il potere del tuo intento; se invece ti siedi senza avere voglia di praticare bene, ovviamente praticherai male. L’intento è un livello superiore al sentimento, perché si tratta di un input che muove l’energia. Quando pratichi la protezione psichica, il sentimento e il desiderio di sentirti protetto e di rinforzare la tua bolla aumentano l’intento di protezione. L’intento però va stimolato, perché non cresce facilmente e tantomeno si evolve negli anni: che tu abbia 20 anni o che ne abbia 60, il tuo intento può essere di bassissimo livello, perché dipende se lo hai mai allenato con tecniche psichiche. Quindi attraverso la visualizzazione alleni il tuo sentimento, per esempio desiderando di richiamare prana. Senza visualizzazione non riuscirai ad allenare il tuo sentimento e questo rimarrà allo stesso identico livello di quando iniziasti questo percorso. Invece durante questo cammino devi impegnarti ad evolverti, aumentando le tue percezioni. Ecco perché la visualizzazione è importante: perché ti fa provare un livello di sentimento chiamato emozione. L’emozione non deve essere associata solo all’amore, perché un’emozione può essere positiva o negativa, può essere la timidezza di fare qualcosa o di parlare con qualcuno, come può essere la felicità di fare qualcosa o il terrore di un evento futuro che ancora non è certo. L’emozione non deve essere associata solo ad un evento positivo o solo a quello negativo, perché è l’evoluzione del sentimento, è quel momento in cui provi una forte sensazione per qualcosa che sta accadendo o che tu pensi o temi che accadrà. 

Siamo abituati a pensare al sentimento come a qualcosa che, in realtà, non ci fa battere il cuore così forte. Questo perché siamo abituati a non provare sentimenti se non quando accade qualcosa di forte, ma a parte quello viviamo le nostre giornate con uno stato sentimentale abbastanza apatico. Per fare un esempio, quando ci innamoriamo di una persona e viviamo le nostre esperienze per le prime volte con lei, ecco che proviamo un forte sentimento che ci fa battere il cuore tutti i giorni al solo pensiero. Poi, negli anni, il sentimento si abbassa e quando pensiamo a lei non ci batte il cuore; non proviamo più un forte sentimento. Ci ricordiamo di provare qualcosa per lei solo quando temiamo che ci stia per lasciare, che ci stia tradendo, o che gli sia successo qualcosa di male nel tragitto per tornare a casa. A quel punto ci ricordiamo di avere un sentimento dentro il nostro petto, ma a meno che non temiamo qualcosa di male ci dimentichiamo di ciò che proviamo. In parte questo è causato dalla vita quotidiana a cui siamo sottomessi: il lavoro che ci ruba tutte le ore giornaliere e tutte le forze, che ci ruba la vita ogni giorno, ci fa dimenticare di essere persone che provano sentimenti e non solo macchine da lavoro. In parte però rimane comunque colpa nostra, perché dovremmo decidere di ricordarci ed essere coscienti dei nostri sentimenti tutti i giorni; invece ci abbandoniamo alle maschere quotidiane e ci dimentichiamo di ciò che davvero conta per noi. Chiaramente non parlo solo dell’amore verso le altre persone, ma anche verso i nostri obiettivi che ci farebbero sentire realizzati. 

Quindi provare un sentimento significa percepire quella sensazione dentro il petto che ti fa sentire in un certo modo, come ad esempio l’amore ti fa sentire molto felice o la paura ti fa sentire impotente e privo di forze. Quindi niente a che vedere con lo stato apatico giornaliero in cui si fa tutto senza quasi provare sentimento. L’emozione è uno stadio più alto del sentimento perché ti fa provare una scarica elettrica interna, ti fa sentire eccitato per qualcosa di positivo che sta accadendo o che vorresti accadesse, o ti fa sentire terrorizzato e fuori dalla ragione a causa della paura che qualcosa ti fa provare. Quindi l’emozione dura meno, qualche minuto o qualche ora, e la provi quando sta accadendo qualcosa di molto forte che ha stimolato le tue sensazioni. L’intento, invece, dura pochi secondi. 

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Tutto questo perché siamo da sempre abituati a subire i nostri sentimenti e le nostre emozioni anziché imparare ad averne il comando, sfruttandole a nostro piacimento. Questo non significa che si debba decidere di chi innamorarsi, o che l’amore non sarà più spontaneo, o qualcosa del genere. Non siamo qui per eliminare le cose belle della vita, piuttosto siamo qui per ampliarle e distaccare i lati negativi a cui spesso vengono associate. Il tipico esempio è quello di credere che innamorarsi significhi provare amore e odio per la stessa persona; si può decidere invece di innamorarsi e prenderne solo i lati positivi, a differenza delle persone che subiscono tutti i sentimenti come fossero un unico pacchetto. 

Quando alleni le tue doti spirituali vai ben oltre l’amore e odio che si può provare per una persona, vai ben oltre il decidere di amare soltanto, vai oltre i livelli che chi non pratica non potrà mai nemmeno capire nella teoria. Decidere di provare i sentimenti e le emozioni e di saperle controllare, significa poterle sfruttare per il proprio bene – e quello degli altri – senza doverne subire i lati negativi. Per esempio decidendo di ricordarti più spesso di chi sei innamorato e per quale ragione, e non solo quando accadrà qualcosa di male; allo stesso tempo, puoi decidere di non subire la tristezza e la paura di un futuro negativo perché sceglierai di distaccare questi pensieri e questi sentimenti, smettendo di provarli prima che ti facciano davvero male. Ma non solo. Rimanendo cosciente dei tuoi sentimenti e delle tue emozioni, impari a motivarti e decidere di sentirti stimolato a continuare i tuoi progetti o andare avanti con ciò che ti fa sentire realizzato, anziché metterlo da parte per la solita apatia emotiva. Il sentimento reale, quindi ben allenato, ti permette di andare avanti e non cadere nelle trappole e negli impedimenti della vita. Per sentimento reale intendo il sentimento allenato e costantemente aggiornato, rimanendo cosciente tutti i giorni. Altrimenti è semplicemente il sentimento che provano tutti, quello che si dimentica e compare solo quando ci si sente in pericolo. Da qui nasce l’emozione, che in genere si presenta solo in eventi speciali o durante improvvisi momenti difficili, problematici o spaventosi, come l’emozione che si prova prima di un esame. L’emozione è quel sentimento che ti fa elettrizzare, che ti fa battere forte il cuore per qualcosa di bello o di brutto che sta succedendo. 

L’intento è ancora diverso. L’intento è più forte di un’emozione e di un desiderio uniti, è come un desiderio del momento, che unito ad una forte emozione ha la capacità di creare. Quando provi un intento non te ne accorgi, perché sembra una normale emozione, eppure inconsciamente il suo potere sale all’apice per qualche secondo e, in quei secondi, crea. A volte crea eventi positivi, altre volte molto negativi, a seconda di quale sia il tuo stato mentale. Siccome non hai controllo sull’intento, non sei tu – non ancora – che decidi quando debba accadere e cosa debba fare, quindi capita a caso, il più delle volte, come succede per tutte le altre facoltà mentali; a volte ti è capitato di avere una premonizione spontanea, una telepatia o un oobe, eppure non li sapevi controllare perché senza allenamento non puoi decidere quando questi debbano accadere e come debbano andare: solo se ti alleni puoi imparare a prendere il comando su di loro e farli accadere quando e come dici tu. L’intento è la stessa cosa. Avere una forte intenzione cosciente di continuo, ti aiuterà a migliorare il tuo intento. L’intento è ciò che rende potente una qualsiasi tua tecnica e per ora può durare solo qualche secondo, ma sarà tuo dovere imparare, con la pratica, a renderlo più duraturo e meno sfuggente. Ciò che serve per evolvere le tue capacità e realizzare i tuoi piani sono due elementi fondamentali: energia e intento. Se possiedi solo intento ma non hai energia, significa che hai capacità di creare ma non hai l’attrezzatura giusta per farcela, quindi fallirai. Se hai energia ma non hai intento, significa che hai tutta l’attrezzatura di cui hai bisogno ma non hai la ben che minima idea di come utilizzarla, quindi fallirai. Se hai energia e intento, hai tutto. 

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Chiaramente a questi due punti vanno aggiunte le capacità psichiche, che come tutto vanno allenate: come l’energia va continuamente presa – perché non siamo nati con la scorta interna infinita – e come l’intento va allenato praticando le varie tecniche, così anche le facoltà psichiche vanno continuamente addestrate affinché le loro capacità non diminuiscano ma continuino a stare stabili e, meglio ancora, ad aumentare di livello. Quindi per ora puoi conoscere la teoria sull’intento, sapendo che è come un sentimento, un’emozione più forte e determinata, ma con il tempo capirai nella pratica e con l’esperienza quanto esso sia importante per realizzarti, in qualunque campo. L’intento è un grande potere, perché quando imparerai ad utilizzarlo davvero bene, in pochi secondi otterrai risultati che ora che non sai usarlo impiegheresti settimane di pratica, se ti va bene. Chiaramente se si vuole arrivare a questi risultati bisogna praticare tanto tutte le tecniche, affinché l’intento migliori attraverso di esse, ed esse migliorino attraverso di lui, perché tutto vada di pari passo. Senza allenamento niente può funzionare e far ottenere buoni risultati. L’intento è una decisione ma molto più mirata e forte: puoi decidere di andare in un qualche luogo, o di svolgere un’attività, ma non hai bisogno di capacità psichiche per andare in quel luogo o fare quella mansione. L’intento è una decisione che in un istante può modificare psichicamente il corso del tuo futuro. 

L’intento non è solo un desiderio e nemmeno un’aspettativa, perché questi hanno un limite. L’intento ben sviluppato potrà renderti capace di praticare le tecniche e ottenere effetti reali immediati, mentre sinché non avrai un forte intento dovrai praticare le tecniche per più tempo sino ad ottenere i risultati che possono richiedere anche ore di pratica, oppure settimane, a seconda dell’obiettivo che vuoi raggiungere. L’intento è una decisione così forte che si imprime contro il volere del Matrix e realizza il tuo desiderio-sentimento senza che segua regole; tutto ciò solo se è davvero forte. Per il momento possiedi un intento molto debole, ed è per questo che sei qui: per allenarti fino a renderlo forte. Aspettarsi che questo debba diventare forte senza metterci impegno, equivale ad illudersi. La maggior parte degli anziani non possiede un forte intento, questo significa che non saranno gli anni a portarlo, ma la pratica e l’interesse nel svilupparlo. Ti sarai probabilmente reso conto che a volte alcune meditazioni vanno meglio di altre, o che, pur avendo praticato la stessa tecnica e nello stesso modo, alcune volte ti fa ottenere risultati immediati e altre volte invece hai dovuto insistere di più. Questo dipende da quanto era forte l’intento durante la meditazione o la pratica: le sessioni nelle quali l’intento era più forte, sono quelle che ti hanno dato più risultati. Quindi l’intento va allenato continuamente durante le tecniche che svolgi, in questo modo diventerà più forte e le renderà più efficaci. Tutte le tecniche dipendono dalle altre; tutti i tasselli si uniscono e non deve mancarne neanche uno perché tutto possa funzionare alla grande. Per migliorare il tuo intento, da oggi inizia a praticare con uno stato mentale diverso: pratica ogni sessione con la voglia di renderla davvero una buona meditazione, con il desiderio forte e continuo che tutta la sessione vada bene, imprimendo il sentimento che da ogni sessione tu possa ottenere benefici. Togli l’aspettativa dei risultati, richiedi invece dei benefici. In questo modo, giorno dopo giorno, anno dopo anno, aumenterai il tuo intento e lo renderai capace di farti risparmiare tempo e di farti ottenere fatti reali che molte altre persone invece non avrebbero ottenuto mai. Questo è il significato dell’intento, ma solo con l’esperienza capirai quanto può essere utile saperlo fare funzionare. 

Fine pagina 4 su 4. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

886 comentarii
  • Mary
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
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    21:04 21/01/21

    Ho riletto con particolare interesse questo documento perché ancora non sono soddisfatta del mio intento. Sento che manca qualcosa, c'è qualcosa che devo sbloccare ma ancora non riesco. Lo so con certezza che non sono ancora riuscita a raggiungere il vero intento, ma lo desidero tantissimo! Da oggi inizierò a praticare con lo stato mentale suggerito nel documento letto; deve essermi "sfuggito" quando lo lessi la volta precedente a questa. Inoltre non ricordavo neanche che la visualizzazione potesse aiutare ad utilizzare l'intento! Ora che ho appreso più informazioni sono sicura che andrà meglio. Spero di riuscire quanto prima a trovare il mio intento.

  • Francesco
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    15:28 21/01/21

    Ora, dopo molto tempo di pratica, riesco a capire (sarebbe meglio dire iniziare a capire) cosa voglia dire il concetto di sentimento mentale. L'intento non è solo il semplice desiderio che succeda qualcosa, bensì la decisione che avvenga qualcosa. Ho capito anche l'utilizzo della visualizzazione. La visualizzazione in sè non è che crei effetto, bensì l'emozione o sentimento dietro alla visualizzazione a creare effetto. Ricordiamo che tutte le tecniche devono essere eseguite in silenzio mentale, quindi passare il tempo a visualizzare (quindi pensare, perché di fatto quando si visualizza si pensa) vuol dire che non si sta praticando. Il legame esistente fra visualizzazione e intento mi fu molto chiaro quando incominciai a praticare seriamente E-L per Gaia. Infatti spesso dico che per visualizzare bene (ossia per avere effetto) si dovrebbe visualizzare con il cuore piuttosto che con la mente. Energia e intento (aggiungerei anche frequenza) sono gli "ingredienti" base per avere effetto. Una cosa molto importante è descritta in questo documento, a cui (nel momento in cui sto scrivendo questo commento sto facendo una rilettura) non avevo dato giusta rilevanza o proprio non l'avevo vista: l'intento è una decisione così forte che si imprime contro il volere del Matrix e realizza il tuo desiderio-sentimento senza che segua regole. IMPRIMERE L'INTENTO NEL MATRIX. Questa è una frase ripetuta spesso anche da Angel, ma grazie alla pratica ho realmente capito cosa volesse dire. E ci fu proprio un momento, una pratica ben precisa, in cui PERCEPII (sì l'ho propria percepita, sentita) questa sensazione di imprimere nel Matrix. Fu durante una sessione di pratica contro gli alieni oscuri. Comunque questo documento dovrò rileggerlo ancora in futuro, perché ci sono ancora delle "sfumature" che non riesco a cogliere perfettamente. Grazie Angel e grazie ACD:)

  • Elena
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
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    08:49 19/01/21

    Non è facile mantenere quello stato mentale sereno e rilassato, spesse volte devo impormi a praticare bene con il giusto intento, tante volte mi dimentico pure come si usa. Ci sono momenti che davvero i risultati di ciò che mi ero prefissata si notavano anche subito, tante volte mi chiedevo cosa avessi sbagliato e perché non avesse funzionato. Ci vuole pratica e soprattutto rimanere coscienti, perché tante volte dopo aver praticato ed anche molto bene, vedendo i progressi... Beh finiva tutto lì nel senso che davo per scontato che anche la prossima meditazione sarebbe andata come la prima perché ormai avevo capito come si fa, invece non era proprio così perché non avevo prestato attenzione ai piccoli dettagli ma fondamentale e ciò era il giusto intento. Grazie Angel che ci sproni sempre a dare il massimo ❤️

  • ericafior
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    19:13 16/01/21

    Mi piace tantissimo questo argomento, l'intento mi rievoca il concetto di forza di volontà, non vedo l'ora di approfondire, di praticare e svilupparlo ad alti livelli. Essendo io di base una persona determinata e ambiziosa penso di averlo usato inconsapevolmente in alcune circostanze di particolare lucidità e che mi abbia aiutato davvero. Il vedere persone intorno a me come dei robot senza più veri sentimenti e valori puri, come macchine da lavoro, anche in ambienti prestigiosi e appaganti, schiave di una routine sempre uguale, senza mai avere tempo per fare altro, dedicarsi a se stessi e farsi delle domande più profonde sul senso di tutto, è ciò che mi ha fatto andare contro la mia stessa ambizione e razionalità, direi contro il personaggio che mi ero costruita e nel quale avevo finito per identificarmi completamente, e fermarmi a riflettere (altrimenti non mi sarei mai fermata, perché la mia testa non concepiva più l'idea di fermarsi e "perdere tempo"). Dentro di me qualcosa ha urlato che non voleva fare quella fine, non voleva diventare come loro, con i sentimenti sbiaditi e risucchiate dal lavoro e dagli impegni continui. Non è stato per niente facile affrontare questo risveglio e non lo è tuttora. È un duro colpo da accettare per me stessa in primis. Anche se ancora non ho definitivamente trovato la mia strada nel mondo materiale della matrix, sono fiera di ciò che sono e delle mie scelte, di non aver mai perso la mia sensibilità, giocosità e bambina interiore, e i valori innati della mia essenza, perché sono stati salvifici per accompagnarmi nel processo e farmi avere fiducia che, senza sapere minimamente dove, da qualche parte sarei arrivata se avessi visto più a fondo nelle cose

  • Raffae
    Medaglia per aver completato lo Step 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 5 per la 2ª volta
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    23:48 05/01/21

    Avevo proprio bisogno di questo articolo! Prima di A.C.D. non avevo proprio idea di cosa fosse l'intento, quanto è vero che per la maggior parte del tempo tutto ciò che ho fatto l'ho fatto in modo piatto, senza quell'elemento vitale dietro, se non in alcuni casi per lo più in modo inconsapevole, che è il sentimento, l'emozione e l'intento. La spiegazione di Angel sulla differenza dei tre è sublime! E quanto capisco quando parla di rinnovare costantemente il sentimento e non abbandonarlo e lasciare che sbiadisca fino a dissolversi, è una cosa che stavo notando proprio in questi giorni: stavo notando proprio quanto quella forte spinta interiore che mi riempie nel fare qualcosa che mi piace io la sentissi solo in alcuni momenti, e poi si perde, non ricordandomi letteralmente di quanto poco prima gioissi alla sola idea di farla.. e così per la pratica spirituale, la differenza di qualità che sento a volte sta proprio nella determinazione dell'intento, che il più delle volte è pigro. Inoltre proprio quello che ritengo il mio punto debole, la visualizzazione (seppur vada meglio rispetto agli inizi) serve proprio ad allenare il sentimento, mi impegnerò tanto. Questo articolo per me è illuminante, ne farò tesoro, grazie Angel!

  • Ariel
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    17:27 03/01/21

    Intento come una sintesi tra desiderio e concretezza: con quella forza magica che permette di tradurre in realta' cio' che immaginiamo positivamente.

  • Dahlia
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    17:37 02/01/21

    "Senza allenamento niente può funzionare e far ottenere buoni risultati "

  • Mara
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    10:57 30/12/20

    Conoscevo l intento ma non in questi termini chiarissimi ,ora cercherò di seguire i suggerimenti di angel ad ogni mia pratica per trarne benefici. Grazie mille

  • valesyd
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    14:05 28/12/20

    L'intento è importantissimo unito a una forte emozione...spero di trovare tecniche per sbloccare le emozioni perché ho capito che è quello il mio problema.. lavoro da tempo su un progetto che voglio realizzare. L'intento è forte e sono sicura che potrò farlo ma con questa energia e questo tipo di emozioni no...spero di trovare tecniche apposite.

  • Cotone
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    17:11 23/12/20

    Rileggendo l'articolo adesso, dopo la prima volta e quindi una maggiore pratica rispetto a prima, riesco a comprendere fino in fondo quel che viene spiegato sull'intento. Ho notato nella mia ancora piccola esperienza, come le tecniche e la meditazione riescano molto ma molto meglio quando sono spinta maggiormente da esso. Noto proprio i risultati. Purtroppo ancora non è perfetto e sempre pronto questo mio intento, ma appunto è normale visto che ancora sono in allenamento al riguardo. Ci sto lavorando

  • Elio85
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    17:22 15/12/20

    >Ottima spiegazione Angel...anche io che sono all'inizio trovo difficoltà nella meditazione...ma come dici tu ho l'impressione che alcune volta va meglio di altre.Credo di aver capito quindi che l'intento è un qualcosa di piu di un semplice azione, qualsiasi essa sia. Paragonabile forse ad un interruttore che ti fa accendere sicuramente la luce quando messa su ON. Quando medito infatti trovo molto aiuto proprio quando do consapevolezza ad ogni respiro,e proprio con l'intento di respirare prana. Notevole è stata la spiegazione sul sentimento,anzi un ottimo consiglio che sicuramente applicherò.Grazie

  • BEGA
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    00:39 14/12/20

    Grazie mille per la spiegazione, in effetti hai proprio ragione d'ora in poi darò molta più importanza a questo concetto

  • Ale
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    22:44 12/12/20

    Lo sviluppo del nostro intento avviene attraverso la visualizzazione, praticando le tecniche con costanza e dedizione. Senza intento non potremmo praticare per bene nulla, viceversa senza meditazione non potremmo aver risultati dal nostro intento.

  • Valeaster
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    15:35 02/12/20

    L'intento è la chiave per meditare e prima neanche me ne rendevo conto. Altrimenti non ci vorrebbe nulla a sedersi in mezzo loto in silenzio: ma questo non è meditare, per quello l'intento è così determinante. Grazie perchè ora sento di aver appreso questo concetto fondamentale.

  • fenix
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    21:02 29/11/20

    A me per fare buone meditazioni aiuta molto mettere l'intento di stare in pace, provare pace, in questo modo mi rilasso di più e la tecnica va molto meglio.