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Step 2 - N° 12

Le Maschere – Cosa sono e perché serve riconoscerle (1 parte)

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Tante volte nella spiritualità sentirai parlare delle Maschere, senza però capire l’esatto significato o l’incredibile importanza che ha conoscere questo argomento. Quindi è giunto il momento di capire che significato hanno e perché è tanto importante prendere coscienza della loro esistenza. Innanzitutto le maschere fanno parte del tuo carattere, in quanto sono quelle facce che ti compongono e che ti caratterizzano. Ciò che intendiamo con il termine Maschere sono tutte quelle espressioni emotive nate da sentimenti, quali ad esempio la rabbia, l’odio, la felicità, l’amore, l’invidia, la generosità, e tutti gli altri sentimenti che conosciamo. Attraverso un sentimento nasce una maschera, ovvero il tuo modo di reagire a quel sentimento, che ti spinge a comportarti in un determinato modo. Il tuo carattere è formato da numerosissime maschere, presenti in te da sempre, nelle quali alla fine si identifica la tua personalità. Anche se non te ne rendi conto, ogni giorno passi da una maschera all’altra in diversi momenti della giornata, perché a seconda della situazione che hai davanti, della persona, oppure a seconda dei pensieri che ti passano per la testa, provi sentimenti diversi e da essi sfociano le tue maschere. Nella quotidianità accade che numerose maschere sfociano in te, ma il tutto accade in maniera spontanea ed estremamente veloce, quindi nemmeno ti rendi conto di quando cambi sentimento o modo di reagire a tale, perché avviene in maniera naturale e veloce. Quando cambi maschera, semplicemente cambi umore e modo di ragionare senza neanche rendertene conto, in quanto il cambiamento è silenzioso e le maschere non si presentano a te con sopra scritto il loro nome, ma ti influenzano senza che neanche ci fai caso. Ogni maschera, che sia la rabbia, il nervosismo oppure la serenità, la gioia, avvengono in continuazione durante la tua giornata anche solo per brevissimi attimi, per cui non ti rendi conto di quanto una precisa maschera sia presente nella tua routine, perché la sua attività potrebbe svolgersi anche in pochi secondi, poi scompare di nuovo. Per questa ragione non è per nulla semplice rendersi conto di quali siano le proprie maschere quotidiane, perché talvolta compaiono e scompaiono talmente in fretta che neanche ti accorgi della loro presenza; eppure esse sono presenti eccome e ti influenzano. 

Le maschere, in maniera generale, si possono suddividere in termini come Gelosia, Apatia, Frustrazione, Angoscia, oppure Altruismo, Generosità e tanto altro ancora. Ma ognuna di esse è incredibilmente più ampia in quanto può sfociare in diverse sfaccettature e associarsi ad ulteriori sentimenti. Ogni persona potrebbe toccare una diversa faccia della gelosia e non reagire allo stesso modo come farebbero gli altri. Per esempio c’è chi, quando subisce i sentimenti di gelosia, inizia a chiudersi in se stesso, diventa triste, pensa male di sé e comincia a sottovalutarsi perché si ritiene inferiore all’altra persona di cui appunto è geloso; quindi oltre alla maschera della gelosia iniziano a subentrare altre maschere, come la tristezza, il pessimismo, eccetera. Altre persone invece, quando provano la gelosia, diventano molto aggressive verso gli altri, incominciano ad odiare la persona di cui sono gelosi e provano una forte rabbia verso la persona di cui sono gelosi o verso le persone intorno che li hanno fatti sentire in competizione. Perciò in questi casi dalla maschera della gelosia nascono velocemente anche le maschere della rabbia, dell’odio e dell’aggressività. Per cui ognuno di noi reagisce in maniera differente ad una stessa maschera, perché non siamo tutti uguali. Ogni maschera è molto ampia e si può espandere verso direzioni differenti per ognuno di noi. Oltre a ciò, riconoscere le proprie maschere non è assolutamente semplice. A partire dalla gelosia, di cui la maggior parte della gente ritiene di non provare affatto questo sentimento, di non essere “mai stati” gelosi di nessuno; eppure dall’esterno si vede benissimo chi prova gelosia in un preciso momento, perché l’atteggiamento cambia e subentra un tipo di cattiveria sottile ma che possiede la persona, tanto da farle dire cattiverie sul conto di un’altra persona che non merita affatto quel comportamento, ma è ciò che la gelosia spinge a fare a chi in quel momento ne è assuefatto. 

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Ma non è solo la gelosia ad essere difficile da riconoscere, ma anche tanti altri sentimenti che semplicemente vivi senza nemmeno sapere di averli; come ad esempio la difficoltà di riconoscere l’amore verso qualcuno da ciò che invece è l’attrazione emotiva o fisica, che è ben diverso dall’amore. Eppure, il solo fatto di non riuscire a toglierti quella persona dalla mente, ti potrebbe far pensare che si tratti di vero amore, sebbene la verità è che quella è attrazione fisica. D’altro canto potremmo essere attratti anche dalla mente di qualcuno, dal suo modo di comportarsi e reagire alle difficoltà, oppure potremmo essere attratti dal suo intelletto, ma anche in questo caso non si tratterebbe di amore, bensì di attrazione, che in pochi mesi potrebbe scemare, a differenza dell’amore che, con il tempo, si rafforza. Non è facile riconoscere i propri sentimenti, tantomeno lo è riconoscere le proprie maschere, che risultano essere ancor più influenti e incisive su di noi. In un certo senso è come se alcune maschere ti possiedano e in quei momenti non riesci a pensare con la tua testa perché ogni tua parola e modo di fare è controllato da quella maschera, che ti spinge a comportarti in una precisa maniera senza che tu ne abbia il controllo. Quando una maschera forte prevale in te, ne perdi il controllo e la lucidità, tanto da dire o fare cose di cui poi ti penti. Per esempio potresti dire ad una persona frasi che non pensi, perché preso dal nervosismo o dalla rabbia, e finisci per sparare parole cattive o che sai benissimo che feriranno l’altra persona, perché in quell’istante pensi sia giusto ferirla e vuoi farlo; dopo poco però ti rendi conto di essere stato eccessivamente cattivo e che quella persona non meritava tanto. Da lì subentra il senso di colpa, un’altra maschera che ti fa stare male e ti possiede, in quanto a causa dei sensi di colpa finisci per piegarti all’altra persona anche a costo di “perdere la tua dignità” pur di farti perdonare da lei. Tutti noi siamo composti da numerosissime maschere che a momenti alterni viviamo, subiamo oppure dalle quali veniamo posseduti. Naturalmente non prendere il lato peggiore del termine “posseduto”, perché è un modo di dire, però bisogna notare che in certi momenti alcune delle maschere potrebbero prendere il controllo su di te a tal punto che non hai lucidità in quegli istanti e finisci per dire o fare cose di cui ti penti. Non si tratta per forza di parole o azioni gravi, sia chiaro, però si tratta comunque sia di reazioni che a mente lucida pensi “non ti appartengano”, perché da cosciente non ti saresti mai comportato così, eppure in quei momenti hai agito proprio senza controllo. 

Sapere dell’esistenza delle maschere è un buon inizio, ma sia chiaro che questo argomento non è solo teorico e tantomeno è fine a se stesso. L’argomento maschere ti stupirà, perché non è solo un termine per identificare le tue emozioni, ma è la presa di coscienza di alcune zone della tua persona che puoi decidere di cambiare o di mettere a tacere, in quanto riconosci che ti stanno facendo del male, oppure che ti fanno apparire agli occhi degli altri come una persona negativa o senza senno seppure tu non ritieni di essere questo. Dentro di te sai di essere una persona migliore, ma ci sono dei momenti in cui alcuni sentimenti prendono il sopravvento e le tue maschere soffocano la tua lucidità per apparire soltanto loro; come quelle volte in cui diventi triste per un nonnulla, tanto da sembrare una persona debole e depressa anche davanti ad una piccolezza. Poi, quando riprendi lucidità, ti rendi conto che non c’era davvero ragione di starci così male, e ti senti in colpa per aver fatto una “brutta figura” davanti alle altre persone che potrebbero aver pensato di te che sia troppo fragile e che non sappia affrontare nemmeno la più piccola difficoltà se non crollando in lacrime. Conoscere le maschere non è solo dare un termine a ciò che accade, ma ti servirà a migliorare la tua presa di coscienza verso le maschere che ti sovrastano. Questo perché le maschere che ti compongono possono seriamente farti del male, come ad esempio quelle volte in cui potresti cadere in una tristezza angosciante, quel genere di tristezza o sensi di colpa che ti fanno seriamente male, tanto da spingerti a pensare di voler punire te stesso, non per forza con azioni fisiche ma anche solo tormentandoti con pensieri cattivi che incolpano te stesso di situazioni di cui realmente non sei colpevole, eppure vuoi farti del male e continui a incolparti e quasi schifarti da solo. Le maschere possono essere molto crudeli, tant’è che possono danneggiarti anche più di quanto potrebbe fare una persona esterna. Se pensi ad esempio alla depressione di cui molte persone soffrono, loro non si rendono conto di quanto si stiano facendo del male, anzi non si accorgono nemmeno che quella continua tristezza non è normale, eppure ne sono completamente possedute e non riescono a trovare un solo pensiero per cui essere serene, che continuano a farsi del male da sole con i loro stessi pensieri. 

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La presa di coscienza verso le proprie maschere sarà un vero e proprio percorso pratico, in quanto imparerai attraverso tecniche mirate a prendere maggiore potere su di esse. Attraverso la pratica imparerai a tornare lucido prima che sia tardi, così che agirai con coscienza anziché venire sopraffatto dalle maschere e poi pentirtene in seguito. Sarai capace di riconoscere quali maschere sono lì solo per danneggiarti, in tempo reale, perché tu possa decidere di mettere a tacere quella maschera e impedirle di recarti danno. Diventerai capace di renderti conto quand’è troppo e, grazie alle tecniche mirate, potrai distaccare una precisa maschera oppure amplificarla nel caso tu ritenga che in quel momento ti serva o ti faccia stare bene. Questo perché non esistono solo le maschere negative, ma anche quelle che ovviamente ti fanno sentire bene. Pensa se tutte le volte che devi affrontare una prova e l’ansia inizia a prendere il controllo, decidessi di distaccare quella maschera per far riaffiorare l’ottimismo e la buona volontà, così che ti sentirai più sicuro di te stesso e ti sentirai spinto a dare il meglio di te per affrontare quella sfida. La situazione si ribalterebbe completamente! Oppure pensa a tutte quelle volte che a causa della presenza di una precisa persona il tuo umore cambia e “diventi un’altra persona”, per esempio diventi nervoso perché non sopporti quella persona, oppure diventi insicuro e fragile perché lei riesce a farti dubitare di te stesso e del tuo valore; o ancora, diventi ansioso e fragile proprio perché quella persona ti piace, e hai sempre paura di fare brutte figure davanti a lei, proprio la ragione per cui alla fine rischi di farne a causa della tua insicurezza. In tutte queste situazioni sono le tue maschere a predominare su di te, tanto da farti perdere lucidità mentale e muoverti come un burattino, perché in quei momenti non ci sei con la testa e lasci che siano “i tuoi istinti bassi” a muoverti. Puoi decidere di diventare cosciente delle tue maschere, prenderne il controllo e togliere il potere della tua vita dalle loro mani, per riprendertelo completamente. 

Sinché pensi che le maschere siano completamente tue, potresti anche avere ragione sul fatto che esse compongano la tua personalità e che non ci sia nulla di male a dare sfogo ad ognuna di loro. Eppure è proprio qui che nasce il problema, perché le nostre maschere non sono soltanto nostre, ma possono venire influenzate incredibilmente da fattori esterni, che sono i più vari. I nostri sentimenti e pensieri, quindi anche le nostre maschere, possono essere influenzate o addirittura manipolate volutamente da persone o presenze esterne. Il nostro umore può cambiare completamente a causa di influenze esterne che possono essere programmi energetici presenti in un luogo, oppure dall’influenza dei pensieri che la gente ha su di noi. Ma ci sono anche persone, oltre che presenze come entità, che conoscono molto bene come funzionano le maschere e sanno che queste possono essere manipolate da fuori. Quindi ci sono alcuni che manipolano i pensieri e i sentimenti della gente, per proprio piacere personale o rendiconto, senza avere il minimo risentimento verso ciò che stanno facendo e senza rispetto verso la persona che stanno volutamente manipolando. I sentimenti e pensieri che durante il giorno provi, potrebbero non essere davvero tuoi, ma indotti da ciò che alcune persone vogliono che tu pensi, o che tu provi. Ed è qui, più che mai, che ti serve saper riconoscere quali sono le tue maschere e quando invece ti stanno venendo manipolate apposta per farti stare male. Prendere il controllo delle tue maschere significa non solo conoscere te stesso, ma anche proteggerti dai voleri negativi delle persone e presenze che costantemente ti influenzano. In questo percorso imparerai molte tecniche che ti permetteranno di prendere il controllo delle tue maschere e decidere quando esse possano restare da quando invece debbano essere distaccate, in quanto le ritieni dannose per te stesso o per le persone che ti stanno accanto. Per il momento puoi riflettere sull’argomento e, se hai domande in merito, puoi lasciarle cliccando con il pulsante destro e premendo su “Scrivi domanda”. Nel frattempo sarò felice di leggere le tue osservazioni o esperienze a riguardo che ti invito a scrivere qui sotto attraverso un commento all’articolo. 

Fine pagina 3 su 3. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta. 

1271 comentarii
  • sole.
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    13:24 09/08/24

    Si, innumerevoli volte mi sono chiesta se una determinata reazione potesse essere dettata solo da me e dal mio pensiero o modo di operare o se fosse influenzata da altro. Tornando poi al discorso maschere, nonchè a questo documento riletto, voglio specificare che mi è capitato anche di assistere a scene in cui le maschere venivano indossate nello stesso momento ma con soggetti differenti. Ossia, rispondendo ad uno in un modo, ad un altro in altro modo..e così via. Sarebbe bello padroneggiare sè stessi e non comportarsi secondo gli schemi che gli altri ripongono su di noi. Intanto, sapere che le maschere possono essere gestite, è una grande cosa.

  • frances
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    08:44 09/08/24

    Non sapevo dell'esistenza delle maschere nel senso che viene spiegato in questo articolo. Però da quando pratico la meditazione in non pensiero sui chakra sono diventata più consapevole dei mie stati d'animo, soprattutto dei miei sentimenti di rabbia che ogni tanto affiorano e che prima non riuscivo a controllare e che mi portavano in effetti a prendermela con le persone vicine magari usando parole offensive nei loro confronti per poi pentirmene come viene spiegato nell'articolo. Adesso, quando affiora nella mia mente un pensiero negativo o nel mio cuore un sentimento di rabbia o di altro genere di negatività lo blocco sul nascere e cerco di trasformarlo per scegliere poi il comportamento migliore da adottare! Spero di riuscire nel tempo di riconoscere tutte le maschere senza farmene sopraffare!

  • sole15
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    15:33 05/08/24

    Questo articolo mi ha fatto venire in mente che ultimamente una maschera precisa ha preso il sopravvento su di me. Di solito mi esce quando mi risveglio da dormite troppo pesanti, non naturali. Mi sento con l'espressione del viso simile a quando mi svegliavo per andare a lavorare, una specie di nervosismo/tristezza, solo che non ho motivo di provarlo ora e infatti sento che è una maschera esterna, non mia.

  • Paola
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    03:26 05/08/24

    La maschera che ho indossato più spesso credo che sia quella della falsa felicità, ridere e scherzare con gli altri per poi salutarli e sentirmi triste o depressa dentro di me pensando fra me e me che non c'era niente da ridere, magari per sembrare più simpatica cercavo di sorridere sempre in ogni occasione ma poi mi son detta che non dovevo per forza dimostrare niente a nessuno e ho provato a cambiare mettendo il muso sinceramente quando non ero di buon umore a costo di risultare antipatica per poi ritornare felice stavolta per davvero e sembrare impazzita davanti agli occhi degli altri perché ero felice senza apparente motivo. La cosa che mi ha colpito di più è che a volte crediamo di sentirci in un modo convinti di essere fatti così caratterialmente e invece senza rendercene conto probabilmente quell'emozione ci è stata inculcata da altri, quindi sarebbe molto utile imparare a riconoscere le proprie maschere e a gestirle a proprio piacimento così da non essere più schiavi delle influenze altrui ma non è facile. Bisogna conoscere bene se stessi, soprattutto ci vuole molta esperienza e pratica.

  • pleiad
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    22:40 01/08/24

    Mi sembra di leggere Pirandello, dentro di noi ci sono uno nessuno e centomila volti o personaggi. Ho sempre sentito un grande distanza tra ciò che appaio e ciò che sono e vorrei essere. Però grazie all'Accademia sta migliorando anche questo: il pensiero positivo tiene a bada anche le maschere. In questo modo riusciamo a reagire in modo meno pilotato dagli altri o da energie negative, anche nelle situazioni difficili. Certo il cammino è molto lungo, ma credo sia importante prendere consapevolezza. Siamo molto complessi e meravigliosi, ma davvero le cose da considerare dono tante. Ci stupisce sempre questo cammino.

  • jedi70
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    13:57 01/08/24

    Concordo totalmente su quanto detto in questo articolo, viviamo spesso inconsapevoli delle nostre reazioni, spesso date da comportamenti standard introdotti da film, telenovele, romanzi, società etc: ecco che si creano e ci si immedesima in stereotipi, come l'uomo alpha che "non deve chiedere mai", quantomeno può permettersi di piangere e di innamorarsi: gli uomini che cadono in questi schemi mentali pensando di essere al top, in realtà stanno vivendo nella finzione e nel disagio che solo la mancanza di umanità, vulnerabilità e empatia sanno creare. Stessa cosa per miti femminili, come la vamp che può solo essere sensuale ma escludendo relazioni stabili, perché per un altro stereotipo, una moglie deve vestirsi e truccarsi sobriamente e non è richiesto quale gran fisico. Se a tutto ciò aggiungiamo gli stati d'animo tipici dei vari personaggi anche qui ci sarà chi deve indossare la maschera del distaccato, chi della passionale e chi della gelosa etc. Il concetto mi è ben chiaro e mi fa felice il fatto di leggere ci siano pratice apposite per renderci conto di quando utilizziamo maschere, di quali togliere e di quali usare a nostro piacimento. Un ottimo passo verso l'emancipazione spirituale.

  • maddalenad
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    11:28 31/07/24

    Questo argomento delle maschere in effetti è spesso tralasciato perché te lo passano come: "ognuno di noi le ha, è normale e basta solo prenderne coscienza". E tutto finisce lì. Leggendo l'articolo invece risulta che questa presa di coscienza è solo l'inizio in quanto poi esistono tecniche per metterle da parte o volutamente mantenerle. Questa per me è una vera novità e sono ben felice di questo. Inoltre ritenevo le maschere più che altro legate alle persone con cui ci rapportiamo o alla circostanza piuttosto che alle emozioni. La cosa in effetti mi convince. Sembra ovvio ma non lo è: prima ritenevo di averne in famiglia, magari una con mia mamma, una con mio papà e coi fratelli. Poi una maschera con amici e una sul lavoro. Ma questo è errato. Ragionare così significa pensare di cambiare solamente il rapporto con le singole persone o circostanze. Se le associ alle emozioni invece, come ho appreso qui, la questione diventa molto più complessa. Adesso mi spiego il senso di colpa che provo spesso da cosa è dovuto, come anche le cose che dico a volte alle persone per colpirle. Credo di farlo consapevolmente a mente lucida (come a dire "la vendetta è un piatto che deve essere servito freddo") e che quindi non può portare al senso di colpa ma anche questo è una maschera che poi il senso di colpa lo fa venire comunque. Articolo bellissimo e utilissimo. Grazie!

  • Luna
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 2 Parte 1 su 2
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
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    00:45 30/07/24

    First of all - I love the picture, great color combination. Secound: Been encountering this concept for a while, due to my self healing journey. Tho I only knew and saw how specific behaviour got triggered and I fell 'out of inner balance' and behave in a paved way by my past experiences. Now to think that not only the human experiences, but also 'paranormal influence' creates these masks, makes me even more eager to control ans lay them aside.

  • tykest
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    19:54 28/07/24

    Le maschere fondamentalmente sono dei percorsi psichici derivati dai nostri modi di reagire al mondo, molto probabilmente derivati da esperienze che hanno lasciato il segno nella nostra vita, sono sistemi reattivi che in pratica dovrebbero proteggerci da eventi negativi ma non sempre raggiungono l'obbiettivo, il nostro modo di reagire alle esperienze che viviamo è fondamentalmente di fuga/verso a, con tutte le inevitabili sfaccettature di amore, odio, rabbia, speranza, delusione, gioia, depressione, che sono alla base della nostra emotività, se simbolicamente "interpreto" una situazione attuale come già vissuta e classificata "negativa" il risultato sarà di mettermi sulla difensiva, di provare ad allontanarmi da quel luogo e da quelle persone e se non ci riesco proverò odio, rabbia, aggressività o depressione, questa è la nostra personalità ricordando che in greco la "person" è la maschera in pratica sinonimi, per estendete il discorso sono i famosi condizionamenti che intervengono nella esperienza di ogni vivente, ricordo in una trattoria un uomo che entro con un pit bull maschio di grossa dimensione, cane che come si sa non è certo assimilabile a un barboncino, l'uomo si sedette poco distante e io che amo i cani molto più dei "cristiani" cominciai a guardarlo e sempre senza avvicinarlo a mandargli messaggi di comunicazione per interagire, il cane cominciò a tremare visibilmente spaventatissimo, reazione che non induco mai in nessun cane, ma il proprietario invece di rassicurarlo comincio a dirmi che era stato preso da un canile e che col precedente proprietario aveva avuto brutte esperienze forse ne avevano cercato di fare un cane da combattimento... evidentemente nel mio modo di fare gli avevo ricordato il bastardo del vecchio proprietario...noi siamo così come quel cane passiamo continuamente da una "costruzione" all'altra della "realtà" creandoci la nostra "realtà" e a volte siamo felici a volte profondamente infelici per situazioni non così infelici!

  • Cora
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    12:07 28/07/24

    Argomento interessantissimo ,non vedo l'ora di leggere i prossimi documenti al riguardo ..E bello a imparare ,poter controllare queste maschere invece di essere trascinato da loro

  • lucasm
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    07:32 27/07/24

    Verissimo. Noi non siamo quello che pensiamo di essere o che manifestiamo come reazioni in tante circostanze. Bella la vostra definizione ‘’maschere’’. E molto vero: c’è chi riesce a suscitarle in noi e addirittura ad utilizzarle manipolandoci. Noi siamo quello che c’è dietro. Il nucleo. La coscienza. Non le nostre reazioni di rabbia o tristezza ma anche gioia e scoppi improvvisi. Ad esempio mi viene in mente quando guardando una pubblicità magari ci attivano sentimenti di felicità nostalgia gioia, bei ricordi. Ma non siamo comunque noi. Ci stanno stimolando. Curioso!

  • sarag
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    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 7
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    11:03 26/07/24

    Quello che si intende per maschere è lo stesso concetto di ciò io ho sempre identificato come i diversi aspetti della personalità; quello che è certo, è che talvolta è difficile saper riconoscere e soprattutto gestire le emozioni che ne nascono. Come suggerito dall’articolo, anch’io ho notato che spesso, le varie situazioni della giornata, anche quando si ripetono, vengono affrontate in maniera differente a seconda “dell’umore” di quel momento: mi capita di esplodere per sciocchezze mentre altre volte riesco a gestire situazioni complicate con estrema serenità. Il poter intendere che tali reazioni sono dovute alle varie maschere che ci governano, rende più concreta l’idea di poterne prendere il controllo e modificare le nostre reazioni.

  • Fuoco fatuo
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    10:30 25/07/24

    Tutte parole illuminanti,come sempre,e in cui i rispecchio completamente. Una vita passata ad osservarmi e a migliorarmi,eliminando il mio lato permaloso e alimentando quello ironico per vivere la vita di tutti i giorni con un pochino più di leggerezza e gioia trovando il lato comico in situazioni a volte destabilizzanti. Ma la strada è lunga,la manipolazione dietro l'angolo che ti aspetta,dalle persone care,dagli sconosciuti. È faticoso evolvere. Certe volte parlo alla mia mente in terza persona e gli dico"quando avete finito di litigare tra di voi(tipo rabbia e gelosia)fatemi un fischio" e ci rido su. Sembrerò matta ma funziona per abbassare lo stato emotivo in corso.

  • leonella
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    15:48 24/07/24

    Avevo già sentito parlare delle maschere, ma non in questi termini. La maschera del fuggitivo, ad esempio, per chi ha addosso la ferita da rifiuto, e quindi fugge prima di venire rifiutato. Ma queste maschere forse sono connesse alle mie conoscenze, non di certo però, per quanto riguarda influenze di entità o di altre persone. Questo proprio mi ha stupito molto, e neppure pensavo fosse possibile. Quindi ora mi faccio molte domande, anche su persone che commettono delitti perché hanno sentito una voce. Ho diverse domande da fare a Angel. Grazie

  • noemy
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    15:28 24/07/24

    Importantissimo scoprire tutto ciò. L'idea di saper finalmente distinguere la vera me da quello che è l'influenza esterna sembra meraviglioso. E soprattutto poter modificare o eliminare alcune di queste "maschere", delle quali onestamente non conoscevo l'esistenza, è ancora più meraviglioso. Mi riconosco quando leggo del fatto che a volte, dopo aver reagito, ci si rende conto che la reazione era sproporzionata o comunque "non nostra", ecco...mi è successo spesso, forse troppo. Poter imparare a lavorare anche su questo fattore lo ritengo importantissimo, davvero!!! GRAZIE!!!